Visto in DVD.
Credo di non spoilerare nulla che il titolo già non sottolinei dicendo che la storia è quella di un poliziotto afroamericano del nord degli USA di ritorno da un viaggio (è andato a trovare la madre, visto che è un bravo ragazzo) si trova nella sala d'attesa di una stazione del sud, verrà accusato dell'omicidio di un uomo dallo sceriffo (scorbutico e razzista). Chiarito il fraintendimento i due saranno costretti a collaborare per scoprire l'assassino.
Film incredibilmente solido e roccioso, riesce a tenere in piedi in maniera degna almeno 3 mood distinti: un sudatissimo noir del sud, il classico whodunit (questo è forse quello più invecchiato, regge ancora, ma ha un ritmo ormai superato) e la questione razziale.
Tutti e tre questi ambienti riescono a confluire l'uno nell'alto in maniera perfetta mentre sullo schermo duellano continuamente la coppia di protagonisti. Da una parte un Sidney Poitier ormai adattatosi alla parte dell'afroamericano che lotta contro i pregiudizi; dall'altra un Rod Steiger enorme che si divora ogni scena anche soltanto con il suo sguardo disilluso ed il suo continuo masticare (meritatissimo Oscar).
Jewison sceglie una regia incollata ai suoi personaggi, a tratti voyeristica nell'insistere con primi piani e ì dettagli di oggetti o mani.
Infine la colonna sonora, con in testa l'omonima canzone cantata da Ray Charles è assolutamente sul pezzo.
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