mercoledì 18 marzo 2015

Hellraiser: hellseeker - Rick Bota (2002)

(Id.)

Visto in Dvx.

Un uomo in macchina con la moglie è vittima di un incidente stradale, lui riesce a salvarsi, ma non riesce a far uscire la moglie in tempo dalla macchina. La polizia però non trova nessun corpo e comincia a indagare... che sia stato proprio il marito a ucciderla e nasconderne il cadavere?
Nel frattempo l'uomo è vittima di continue allucinazioni dove vede le donne che lo circondano che vengono uccise. Twist plot finale.

Sesto, se non sbaglio, capitolo della saga, ancora una volta con uno script pensato per altro e riadattato, ancora una volta che gioca tantissimo con la realtà e la finzione (come nel film precedente); qui però ci sono ancora meno cenobiti, qui c'è ancora meno Hellraiser del solito. Produzione a basso costo (il regista, Bota, lavorò gratis) che però non si vede neppure troppo, con la partecipazione (importante, ma limitata) della Kirsty originale.
Più che essere un horror è un thriller onirico simile a prodotti come (SPOILER) "Stay". I fatti si susseguono in maniera sconclusionata e solo nel finale ne verranno tirate le fila.

Lati positivi? pochi e poco importanti, ma ce ne sono. Questo film come il precedente e "Nightmare" rendono bene il senso di essere presi in gabbia, di essere dentro un incubo senza via d'uscita. Finalmente Pinhead viene collegato all'agopuntura; sul serio, cominciavo a temere che fosse stato Sorrentino il primo a pensarci. Si torna (ma solo come accenno) all'idea che il dolore e il piacere siano collegati (l'idea sadomasochista che stava alla base dell'originalità del primo film della serie).

Lati negativi? Il film è proprio fatto male, fa più casino che sfruttare l'atmosfera onirica come dovrebbe; e questo sarebbe già sufficiente. Poi c'è uno dei momenti WTF più intensi di sempre con l'anguilla che viene vomitata dal protagonista mentre sta facendo il guardone. Inoltre continua l'idea del film precedente per cui i cenobiti vengano sulla terra per punire, idea che rende morale anche uno dei pochi horror un poco amorale che siano mai stati fatti. Tutte le donne (fighe) di questo film vogliono fare sesso con il protagonista in maniera irritantemente inspiegabile, davvero, ha una faccia da scolopendra. I cenobiti qui sono relegati a poche inquadrature con un minutaggio misero (compreso Pinhead). Infine c'è qualche scena con una configurazione del lamento sferica... buffo che venga poi citata ironicamente allo stesso modo in "The cabin in the wood".

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