mercoledì 9 settembre 2015

Coherence - James Ward Byrkit (2013)

(Id.)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Un gruppo di amici si ritrova a cena a casa di uno di loro... proprio la sera in cui una cometa passa particolarmente vicino alla terra. Tutto sembra andare normalmente finché non salta la luce... da quel momento in poi sarà un delirio continuo pieno di colpi di scena e gatti di Schrödinger (che poi credo che Schrödinger non potesse aspettarsi di essere il fisico più quotato dalla cinematografia sci-fi; ben più di Einstein!).
Non dico molto di più per non spoilerare; basti sapere che questo è un thriller basato sulla fisica quantistica.

Nel decennio attuale, grazie alla passione per la fantascienza di qualche nome grande o grandissimo (Nolan, Jones, ma anche Bay in un certo senso, ecc) il genere sembra essere tornato in auge, e questo permette di godersi qualche film enorme al cinema, ma da anche vita a un'esplosione di film minori (a volte direct to video o direct to syfy). Probabilmente "Coherence" ce l'avrebbe fatta lo stesso (negli anni '90 il low budget di "The cube" convinse qualche illuminato a produrlo), ma sicuramente la strada in discesa non l'avrebbe trovata.

Questo "Coherence" è a tutti gli effetti un thriller; un thriller efficacissimo dove la tensione è spesso palpabile, gioca con l'ansia in maniera facile, ma gestisce bene anche diversi momenti di suspense.
Girato come un Dogma (ma senza l'ossessione narcisista per l'assenza di fronzoli) o un mumblecore (ma senza la faciloneria cretina) costruisce il primo quarto d'ora come una realistica cena fra amici... ottenendo di far sembrare quei 15 minuti lunghi un'ora... eppure già da li comincia a seminare elementi che torneranno durante il resto del film. A partire dal blackout in poi lo stile di regia sarà fondamentale per mantenere la verosimiglianza di un film fantascientifico che ha la sua forza nell'assenza di effetti speciali; tutto è realistico.
Il lungo finale è il fiore all'occhiello di un film molto intelligente; il finale è una serie di colpi di scena buttati a piene mani e si conclude in maniera perfetta; non tranquillizza nessuno, non svilisce quanto fatto fino a quel momento, non ti fa venir voglia di picchiare lo sceneggiatore.

2 commenti:

Christian ha detto...

Interessante, non lo conosco e me lo procurerò di sicuro! ^^

Lakehurst ha detto...

ti assicuro, una sorpresa; tanto maggiore visto come parte. L'ho apprezzato di più rispetto a Primer