(Hellraiser: Hellworld)
Visto in Dvx.
Un gruppo di ragazzi (dopo la morte di un loro amico) viene invitato alla festa di Hellworld, un videogioco ispirato alla serie di Hellraiser (urlando metacinema ogni secondo). Ovviamente in quella villa (progettata da Lemarchand... METACINEMA) succederanno cose brutte, ammazzamenti brutti e pure qualche brutto cenobita.
Di nuovo un film diretto da Bota (ormai il decano del progetto Hellraiser), di nuovo la coproduzione rumena (qui piuttosto inutile), di nuovo una sceneggiatura indipendente a cui vengono incollati i cenobiti (molto pochi a dire il vero, mai così ininfluenti), di nuovo gli sceneggiatori di "Hellseekers" (e si vede).
Di fatto è un paciugo di idee (riutilizzate). All’inizio sembra voler fare il "Nightmare 7" in versione 2.0, poi si avvicina ai film sui genius loci come "Session 9" (paragone umiliante per il film di Anderson), verso la fine sembra suggerire di essere Lost all’inferno, il tutto però si conclude con un improbabile colpo di scena finale che ricalca molto quello di "Hellseekers" (dimostrando come degli sceneggiatori mediocri non riescano neanche ad avere due idee diverse).
Musica pervasiva messa nei momenti e nei modi sbagliati; una serie di attori non entusiasmanti dove primeggia un Cavill imbarazzante (una via di mezzo fra Ashton Kutcher standard e Johnny Depp che fa le faccette buffe) e in cui sguazza un Henriksen che spiace vedere ridotto così male (e comunque interpreta bene l'unico personaggio realmente perturbante della vicenda, in un film dove anche Pinhead ha ormai perso ogni appeal).
In definitiva un film insipido che cerca di lavorare sui colpi di scena e
sui momenti più inquietanti (in un paio di situazioni si; c'è inquietudine; un Bota ormai più esperto
riesce anche a dare un poco di inquietudine), ma non ha il perturbante del
precedente "Deader" (brutto comunque) né la surreale originalità del già ampiamente citato 6 capitolo della saga.
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