mercoledì 25 maggio 2016

Il lenzuolo viola - Nicolas Roeg (1980)

(Bad timing)

Visto in DVD.

Un professore di psicanalisi di Vienna intrecci una relazione con una donna fuggita dall'Europa orientale. Il rapporto idilliaco devia continuamene verso l'idiosincrasia (i due amanti sono diversi in maniera abissale) e la paranoia continuamente; si arriverà (ma è la sequenza iniziale) a un tentativo di suicidio della ragazza... un tentativo piuttosto dubbio. A tirare le fila di un rapporto ingarbugliato sarà un ispettore di polizia.

Film atipico (ovviamente di un genere sempre diverso dai precedenti di Roeg), l'anatomia di un rapporto di coppia disfunzionale con la lente d'ingrandimento dell'indagine appena velata di thriller. Un film molto austero e completamente calato nell'ambiente in cui è ambientato; è estremamente elegante come lo è Vienna ed è estremamente geometrico (per costruzione della storia e delle psicologie, ma anche per regia e montaggio) come lo sono i secessionisti austriaci (citati in apertura di film).
La regia di Roeg è, come sempre, interessante; molti zoom; inquadrature da diversi punti anche nei più normali campi e contro campi; utilizzo utilitaristico della messa a fuoco con pan focus, o personaggi isolati in contesti sociali con sfocature enormi del secondo piano. Ma soprattutto, come sempre, Roeg gioca di montaggio e ci gioca da dio; cambiando punto di vista repentinamente, ma soprattutto con un montaggio alternato continuo fra l’indagine e le cure alla protagonista facendo interagire le scene (nonostante la distanza temporale) o affiancandole per similitudine.
Ottime anche le musiche, calzanti e ben modulate.
Garfunkel (che non amo molto) è piuttosto anonimo, ma risulta sempre in parte e porta a casa un buon lavoro; Theresa Russell (mai così bella) è bravissima e rende perfettamente il personaggio più importante.                             

Purtroppo non è un film che suggerirei a chiunque; troppo austero e distante, una durata che affossa l'interesse iniziale e una seconda parte che sfilaccia la storia imbastita in precedenza dura troppo e nella seconda parte si sfilaccia                                               

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