(She hates me)
Visto in Dvx.
Un impiegato di un'industria farmaceutica viene licenziato per uno scandalo; per sopravvivere si vedrà costretto a vendere il proprio seme... facendo sesso con donne lesbiche con intenti materni... tutto questo è un progetto della sua ex quasi moglie che l'ha lasciato dopo aver scoperto la propria omosessualità. Naturalmente troverà anche il tempo per portare in tribunale la sua ex ditta perché tutti sapevano che erano cattivi, ma nessuno li ha fermati.
Terribile film di Spike Lee (ma dopo i primi anni '90 ne ha imbroccati davvero pochi) che, come spesso, latita completamente nella sceneggiatura non sapendo che cosa vuol essere.
Potrebbe essere una commedia romantica, ma non ne ha il tono complessivo, è troppo ingarbugliata, e la parte più onestamente da commedia si perde nel sociale; potrebbe essere un drammetto sulla crisi, ma non ne ha il piglio troppo sopra le righe e i continui cambi di tono; potrebbe essere un film di denuncia (sic), ma relega questa parte a un finalino striminzito attaccato al resto del film con la colla.
Sembra che Lee avesse in mente una commedia, ma che dovesse a tutti i costi metterci un contesto sociale altrimenti non avrebbe tollerato di riderne e che all'ultimo abbia pensato di essere come Oliver Stone e doverci mettere un poco di Watergate. Il risultato finale è imbarazzante.
Su tutto questo non intendo commentare il punto più alto (la regia e la fotografia sempre ottime con picchi davvero eccellenti) o quello più basso (il siparietto indecente di una delle Bellucci peggiori che riesce a trascinare nel ridicolo anche Turturro) perché l'esito del film si gioca su tutto il resto.
PS: e neanche sono stato lì a parlare dell'uso imbarazzante dell'imbarazzante CGI.
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