lunedì 14 maggio 2018

The place - Paolo Genovese (2017)

(Id.)

Visto in aereo.

Un uomo, seduto in un locale, incontra persone con problemi a cui garantisce una soluzione in cambio di un'ordalia, possono andare dal dover uccidere una bambina, al dover rimanere incinta, dalla costruzione di una bomba a far lasciare una coppia di amici. Anche le richieste possono essere le più variegate, dal ritrovare la fede in Dio, a una notte di sesso con una pin up fino a guarigione di parenti.

Il film è tratto da una serie televisiva americana (che non ho visto) da cui si discosta pochissimo, inventando poco, ma addensando molto. Diverse vicende vengono condensate nel minutaggio di un film e i personaggi vengono costantemente legati gli uni agli altri senza un senso apparente, ma in un carosello costante di rimandi ed effetti domino.
Il film, parte da un plot solido e ben delineato, ridotto magnificamente, ma difficile da gestire. Tutto ambientato in uno stesso edificio, con gli stessi attoria ripetersi e scene sostanzialmente identiche, la stanchezza appare dietro l'angolo.
Paolo Genovese, che conosco pochissimo, ma credo per la prima volta alle prese con un dramma, si muove benissimo. Pur senza inventare nulla porta avanti una regia invisibile, ma costantemente improntata allo scarto di punto di vista rispetto alla sequenza precedente, riuscendo a dribblare la noia in molte occasioni e, nel finale, riuscendo a aumentare l'interesse con il progredire delle storie.
Ancora una volta però bisogna sottolineare il lavoro di scrittura, il vero fattore determinante per la riuscita di questo film. A fronte della ripetitività delle vicende l'idea alla base è quella di attori che raccontano eventi enormi, ma avvenuti fuori campo in uno sforzo di gestione dei monologhi che ha del titanico; a fronte di un cast di nomi famosi (ma non per questo sempre impeccabile...) gli eventi raccontati sono prefetti, si prendono i tempi dovuti per attirare lo spettatore senza indugiare troppo per non scadere nello sbadiglio.
Un film originalissimo nel panorama italiano, non privo di difetti, ma ben gestito e godibile fino in fondo.

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