Visto in DVD.
L’uomo dal braccio d’oro è l’epopea di un tossicodipendente appena ripulitosi e con belle speranze che deve fare i conti con una moglie egoista e malvagia oltre l’immaginabile ed un ambiente che non gli permette il lusso di andarsene, ma anzi, lo trascina di nuovo verso l’inferno della droga. Tre gli appunti da fare, il film è realizzato con un approccio verista verso la situazione di un tossicodipendente, due la droga in questione non è marijuana, ma eroina, terzo il film è degli anni ’50.
Un film autentico, duro, che parla con una certa dose di onestà (e con una enorme dose di drammatizzazione) della dipendenza allo stesso modo di quanto fece anni prima “Giorni perduti”, eliminando però l'attenuante che l’alcool offre a livello sociale, di essere cioè una sostanza accettabile, purché non si esageri.
Il film è un dramma possente, che mette in mezzo ogni tema possibile compreso tra il film d’amore e il sogno americano; e viene condotto da dio, da un Preminger in stato di grazia, che muove la macchina da presa in maniera forsennata, con avvicinamenti ai personaggi fino al dettaglio degli occhi, o allontanamenti totali o scarti laterali, il tutto con un preciso motivo, mai nessun virtuosismo è fine a se stesso, donando decine di scene memorabili.
Poi ci si gode pure la presenza di una sempre bellissima Kim Novak (che credo sia stata presa seriamente in considerazione come attrice proprio grazie a questo film) e un Frank Sinatra assolutamente all’altezza e stranamente non irritante (questo a prova dell’enorme capacità di Preminger nel saper far recitare gli attori).
Come se non bastasse un encomio pure alla colonna sonoro, spiazzante, dolorosa e legata alle scene fino al minimo dettaglio.
Applausi a scena aperta.
PS: con questo film comincia a delinearsi l’idea dell’ossessione come filo conduttore delle opere di Preminger, e della lotta degli individui per liberarsene, o goderne completamente, come motore per lo sviluppo delle storie… beh, vedrò prossimamente.
3 commenti:
ben 2 film che ho in programma da un pezzo, è solo il tempo ad essere tiranno... l'uomo dal braccio d'oro e giorni perduti.
bello in questo blog leggere sempre di grandi capolavori del "passato che non passa mai", ti faccio i miei più sinceri complimenti e ti ringrazio molto ché mi tieni la memoria in caldo.
e già che ci sono: buon 2011!
di preminger devi assolutamente vedere laura (postato sul mio blog) e lo strepitoso anatomia di un omicidio
@roby: beh è solo che ogni tanto mi accorgo che mentre guardo "La cosa" di Carpenter per la quarta volta mi sto perdendo tutta la produzione di un Preminger o (come mi sono reso conto da poco) di un Hawks e mi ci butto il più possibile. Ma come dici, il tempo è proprio tiranno...
comunque buon anno a te
@eustaki: si, l'ho visto, l'ho messo sotto il titolo di Vertigine (http://itisinartsreposetolife.blogspot.com/2010/07/vertigine-otto-preminger-1944.html) com'è uscito in italia. certamente magnifico, originale esoprattutto con la Tierney che vale da sola come motivo per guardare ogni film... ma ad essere sincero gli ho preferito i film di preminger sul sitema americano com "Tempesta..." o "Anatomia...".
comunque benvenuto sul sito e buon anno anche a te
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