(Freddy's dead: the final nightmare )
Visto in Dvx. Il film inizia con un’autocitazione “Welcome to the prime time, bitch” e si conclude con un RIP dedicato Freddy. Il sesto capitolo doveva essere, nelle intenzioni, quello realmente definitivo e veniva a coronare una saga ormai di culto. La storia a questo punto è relativamente importante, il film risulta essere solo un veicolo per mostrare le porzioni della vita passata di Krueger, da bambino sfigato ad adolescente degno d’entrare a far parte di Happy Days.
A questo punto il problema non è se la storia regge, ma quanto il film riesce a rendere del mito. Molte le idee e le citazioni, dal Mago di Oz all’inizio a Twin Peaks, alcuni gesti di stile (splatter) come una testa che esplode, ma a conti fatti il body count è scarso.
Il film fa sfoggio di una delle più sincere battute di Freddy, “Solo il mio è il vero Kung Fu, puttana” e nello stesso tempo una delle morti più idiote (con una delle scene più WTF della serie), ovviamente si tratta di quella nel videogioco (vedere dal minuto e 40).
Il film si butta nel cartoonistico spinto e cerca di acchiappare consensi con il 3D (o meglio, lo sconvolgente nuovo MEGADIMENSIONALE 3D), quando non era più di moda e quando non era ancora di moda… onestamente non so con quanto successo.
In definitiva, qui le idee che mancavano nei capitoli precedenti ci sono, ma la maggior parte sono cretine. Non un film malvagio, ma è più un film sulla costruzione del personaggio di Freddy che non un horror onesto o un film sul rapporto sogno/realtà. Si insomma, niente male se confrontato con i precedenti, niente di che come film in se.
Forse vi ricorderete di me per scene come: bah, io ricordo con intensità solo la battuta del Kung Fu e la scena con il Freddy psichedelico… ma non so se le ricordo per merito o demerito (c'è pure un Johnny Depp educativo; si veda sempre qui).
Nessun commento:
Posta un commento