(Nikelodeon)
Visto in DVD. Negli anni ’10 un avvocato si ritrova suo malgrado trasformato in regista cinematografico di una troupe brancaleoniana. Verranno vessati dal monopolio (il cartello formato da chi deteneva i brevetti della macchina da presa che pretendevano di essere gli unici a poterla usare ed arrivavano spesso all’uso delle armi da fuoco; tra i capi del monopolio c’era Edison), fregati dal produttore, entreranno nelle fila della catena di montaggio di Hollywood, poi ci si metterà pure l’amore; ma alla prima di “La nascita di una nazione” di Griffith si renderanno conto che il gioco che avevano compiuto fino a quel momento può anche essere arte.
Film tratto dalla vita e dalle memorie di Allan Dwan (che Bogdanovich intervistò a lungo) che dal cinema di quegli anni prende le gag slapstick che circondano i protagonisti (soprattutto Ryan O’Neal), mentre l’intricato gioco delle parti è preso pari pari dalle commedie alla Hawks.
Complessivamente il film intrattiene ed è carino, ma la storia non si capisce mai dove voglia andare a parare ed appare quindi sconclusionato fin dall’inizio... comprensibile che sia stato un fiasco.
Comunque fa sempre piacere vedere Tatum O’Neal sullo schermo.
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