(A stranger among us)
Visto in VHS. La Griffith è una poliziotta che deve indagare su un omicidio avvenuto all’interno della comunità ebrea ortodossa, ovviamente dovrà travestirsi tingendosi i capelli di nero. Vuoi che la restia poliziotta non rimanga affascinata dal semplice mondo degli ebrei ortodossi nonché da un fighetto locale (uno che sapeva memoria il Talmud dall’età di 4 anni).
Prevedibile film di buoni sentimenti in ambientazione “esotica”, che per una volta rinuncia agli amish che ormai già si conoscono fin troppo. Il film è diretto con il pilota automatico,senza voglia e con la fotografia di un programma tv degli anni ’70; inoltre la banale trama è peggiorata da una mancanza di ritmo, suspense ed empatia che nello scontro finale (fisico, in cui tutti gli innocenti sono in pericolo, ma anche morale, in cui tutti gli insegnamenti di una vita sono altrettanto in pericolo) si conclude in 5 secondi dando le stesse emozioni di una puntata di Forum.
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