(The birds)
Visto in tv. L’uomo e la natura secondo Hitchcock si risolve in una apocalisse imprvvisa, ben organizzata ed immotivata ai danni della California… e come dargli torto.
La storia è nota. Senza motivo, in una piccola comunità in riva all’oceano, gli uccelli cominciano ad attacare gli esseri umani, dapprima in episodi singoli e senza particolari conseguenze, fino ad un escalation che porterà ad un assalto organizzato alla scuola cittadina e alla casa dei protagonisti.
Diciamo subito i difetti. Tippi Hedren. Non ci posso far molto, mi viene da disprezzarla a priori, anche se stavolta è decisamente più in parte che non in Marnie… comuqnue sia Tippi Hedren mi rimane come difetto principale. Il secondo, il film è piuttosto verboso, più del solito per un film di Hitchcock (come succederà con il già citato Marnie… che sia sempre colpa di Tippi Hedren?!).
In ogni caso è un gran film. Intanto per l’idea originale assolutamente inattesa per uno come Hitchcock (trivia alla imdb; la sceneggiatura originale sarebbe stata scritta da Matheson, ma pare che Hitchcock non l’abbia approvata perché lo scrittore aveva previsto di realizzare “Gli uccelli” senza dover mai inquadrare un uccello). Poi ovviamente Hitchcock creerebbe tensione con l’elenco del telefono, figuriamoci con dei corvi impazziti. Il film si pregia del miglior climax ascendente fino ai tempi di Spielberg. Si inizia con attacchi singoli assolutamente non inquietanti, informazioni di comportamenti non abituali tra i volatili domestici, esiti di attacchi da parte di sconosciuti; poi si passa all’apocalisse vera e propria. Fantastico.
Inoltre Hitchcock ha un’enorme capacità di creare immagini ed in questo film realizza momenti cult, dai corvi sui giochi dei bambini nel cortile della scuola, alla pompa di benzina in fiamme e le scene nella cabina telefonica… poi c’è il finale, surreale e senza spiegazioni. Di nuovo, fantastico.
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