(Salinui chueok)
Visto in DVD. Metà anni ottanta, Corea del Sud, un serial killer uccide alcune donne, di notte, mentre piove e mentre in radio suona una canzone… Ai poliziotti di provincia, brutali e grossolani, viene affiancato un ispettore di Seul, più raffinato come ragionamenti e come modi. La storia è quella delle indagini del primo serial killer della Corea ed il film vorrebbe essere una cronaca quasi esatta (nelle intenzioni del regista) anche se a conti fatti piuttosto ironica e divertente.
Il film è veramente bello, ben realizzato e ben costruito con alcune sequenze su più piani notevoli (come la famosa scena della festa con il il capo della polizia e un poliziotto in secondo e terzo piano mentre nel primo ci sono i due protagonisti che discutono).
Ma la vera forza del film è nella sceneggiatura, in parte perché accosta un argomento tragico con modi farseschi e divertenti che alleggeriscono il tono, ma soprattutto perché non è un giallo classico, il punto centrale di questo film non è la scoperta del colpevole, ma il dipanarsi delle indagini in se. Il finale poi, pur non essendo un colpo di genio ha dell’originale dato che l’unico altro racconto/film che ricordo finire allo stesso modo è “La promessa” e forse “Zodiac”.
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