Visto in Dvx, in una pessima versione registrata dalla tv.
Cinque uomini scelti a caso (ma
con una netta preponderanza europea e nessun campione dall’Africa) vengono
portati su una nava spaziale da un alieno che (cosa buffa) non vuole
distruggere la terra per conquistarla perchè la sua moralità non permette di uccidere
esseri superiori, da invece a tutti loro un astuccio con dentro alcune capsule,
ognuna delle quali può uccidere milioni di persone senza fare alcun danno a
nessun altro. Se in 27 giorni non si ammazzeranno fra loro andrà a cercarsi un
altro posto da non conquistare, sennò si insederà li con la sua civiltà dalla
moralità superiore.
Onestamente la strampalata
premessa è un evidente figlia degli anni in cui è stato fatto il film; la
guerra fredda non rimane solo un sottotesto perché tutto si gioca con il fatto
che tre astucci sono al di qua e due al di la dalla cortina. Il film però punta
solo su questo, su una sfida al noi e loro in un mondo dove i cinque personaggi
scelti a caso sono così puri di cuore da non voler far del male neppure
indirettamente. Peccato, perché invece che una sorta di crisi cubana con armi
più potenti, il film poteva essere declinato in un gioco di paure e astuzie
reciproche.
Il finale poco sensato innestato
su un impianto appena appena sensato non aiuta.
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