lunedì 31 dicembre 2012

Il sospetto - Alfred Hitchcock (1941)

(Suspicion)

Visto in tv.

La Fontaine è una donnicciola d’altri tempi (per il 2012, ma quello era il ’41) che si innamora dello sfrontato tombeur Grant. Pare che pure lui ne sia attratto e decidono di sposarsi. A cose fatte la donna si rende conto di diverse menzogne che il marito le propina, si accorge della cronica fame di denaro e comincia a sospettare che lui stia tramando qualcosa alle sue spalle… forse vuole addirittura ucciderla.

Uno dei primi di Hitchcock che sembra avere gli stessi presupposti di “L’ombra del dubbio” (un uomo perfetto che sembra lasciar trapelare alcune ombre, una ragazza innamorata che diviene vittima, il romanzo giallo come presenza fisica), ma ne disattende diversi punti cruciali.

Il film appare divertente in buona parte e repentinamente si trasforma in un thriller tout court che potrebbe anche funzionare; però  l’intera trama sembra essere affetta da una fretta cronica che fa fare dei balzi di sceneggiatura troppo repentini, e pertanto, poco credibili, anche il finale soffre dello stesso problema. Il difetto nella trama non toglie gusto al film, ma lo declassa a visione adatta alla domenica pomeriggio su rete quattro. Qualche tocco di stile di Hitchcock c’è, dalla famosissima scena espressionista del latte “illuminato”, alla macchina da presa che gira intorno ai protagonisti che si baciano; personalmente però, ritengo che non bastino a sollevare il valore complessivo.

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