(As good as it gets)
Visto in tv.
Lui scorbutico scrittore di libri d'amore, vive solo intrappolato in fobie complesse. Lei verace e autentica cameriera è l'unica che riesce a tenergli testa, ma vive per il figlio gravemente malato. I due si ritroveranno a viaggiare insieme (con il vicino di casa gay di lui), inutile dire che dopo gli screzi nascerà l'amore. Inutile dire che dopo l'amore ci sarà un'incomprensione per una vaccata... indovinate come finisce.
Storiella d'amore che redime e buoni sentimenti di cui non si sentiva il bisogno. Però devo ammettere che il ritmo viene tenuto e il cast rende gustoso un piatto ormai freddato da decenni. Di fatto questo è un film che si guarda per vedere duellare i due protagonisti. Nicholson fastidiosamente gigioneggiante come se non ci fosse un domani (chi ama il Nicholson che fa le faccette amerà questo film, chi non lo sopporta quando fa così lo potrà odiare, personalmente lo tollero). La Hunt invece genuinamente brava; inzaccherata in una parte insapore riesce a tirare fuori il meglio dal peggio; sempre all'altezza del partner, riesce a fare la donna innamorata e la madre preoccupata, riesce a gioire senza freni o a disperarsi spezzata dal dolore, tutto come se non stesse mai facendo una scena madre; davvero brava.
Nella parte del vicino di casa gay c'è un Kinnear sotto tono e fuori luogo che si impegna nei più triti cliché; dall'altra ogni tanto compare un Gooding Jr su cui non voglio commentare tanto riesce a essere fuori parte qualunque parte faccia.
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