(The Treasure of the Sierra Madre)
Visto in Dvx.
Una coppia di americani senza soldi decide di associarsi con un vecchio conosciuto in una paese messicano per mettersi a cercare oro nelle montagne. Nonostante il vecchio li avesse messi in guardia circa i rischi del mestiere (la fame d'oro che porta tutti a dubitare di tutti) si mettono in marcia; ovviamente il vecchio avrà ragione.
Huston confeziona un perfetto film d'avventura dall'andamento più da commedia che da dramma, ma dai risvolti tragici (anche se sarebbe meglio definirli amari).
Se l'effetto finale non è memorabile come altre opere del periodo, sicuramente il film gode di un ritmo perfetto, con un susseguirsi di eventi disgiunti, ma a ritmo continuo che non riescono mai a far cadere l'attenzione. L'interesse per la commedia aiuta a rendere gradevole l'insieme, ma los cavo psicologico è aiutato dal sottotesto melodrammatico che esplode in un finale beffardo (anche se speranzoso) ai limiti del noiresco.
La regia ben calibrata aiuta senza svolazzi eccessivi, ma con il solito occhio attento, soprattutto nei confronto della profondità di campo.
Il cast è tutto tra il buono e l'impeccabile, con un Bogart in grande spolvero in una parte (finalmente) non noir; credibile, ampio nella gamma di emozioni e sempre sul pezzo da vita a una delle sue interpretazioni migliori.
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