Visto in DVD.
I genitori di Asia Argento vengono trovati decapitati. La ragazza è evidentemente sotto shock, è anoressica, e non riesce proprio a parlare un italiano comprensibile. Si interessa del caso un vignettista che si innamora di lei; si scoprirà che i genitori di lei, non sono gli unici ad aver perso la testa.
Argento in trasferta americana negli anni ’90 si ripulisce del tutto; elimina ogni eccesso formale e pure fa fuori o splatter (giusto qualche decapitazione viene mantenuta in memoria del passato, e per permettere le spassosissime scena in cui la testa separata dal corpo ancora parla). Le scene sono qualitativamente americane in tutto e la presenza del regista italiano è dimostrata dalla storia (sempre la stessa), dalle amate soggettive (dell’assassino mascherato e inguantato, oppure quelle decisamente migliori della farfalla!), dall’inquadratura che si rovescia, dal colpo di scena finale (teoricamente) evidente fin dall’inizio, e dalle sequenze disturbanti lasciate al bambino e al geco.
Un buon lavoro certamente, ma manca quello spirito innovativo degli inizi che, non essendo mai cambiato, dopo 20 di ripetizioni, comincia a diventare davvero troppo, troppo vecchio.
Nessun commento:
Posta un commento