(Le corbeau)
Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
In un paese della provincia francese (durante l’occupazione nazista, nota di costume che non viene mai mostrata nel film, ma di fatto è ambientato in contemporanea con l’epoca d’uscita), un anonimo comincia a spedire lettere in cui vengono messe a nudo le attività illecite, le piccole e grandi prevaricazioni e la vita privata più perversa (per l’epoca) di diversi personaggi illustri e gente comune della città. Tutte le lettere poi sembrano concentrarsi soprattutto nei confronti di un medico…
Prima di tutto la storia è una figata, buona l’idea, entusiasmante lo svolgimento (su tutto la scena in cui, al circolo, i vari personaggi seduti al tavolo tirano fuori le lettere ricevute, sparlando gli uni degli altri), fantastico il finale, con una serie di show down finali che si concludono poi con il dubbio (davvero è stata solo quella persona?!) e soprattutto il finale è certamente prevedibile, ma tutti i prefinali fanno completamente perdere il senso di prevedibilità.
Poi ovviamente la regia di Clouzot, che ci mette piccoli tocchi di stile (la scena del dialogo fra il protagonista e il vecchio medico alla luce ondeggiante della lampadina) e veri e propri colpi di genio (la fuga della suora dalla folla… folla che non si vede mai, si sentono solo le grida, ma il senso di inquietudine e di disperazione è assolutamente perfetto).
Infine, ovviamente, il cast è assolutamente all’altezza della prova richiesta.
Il film entusiasma dall’inizio alla fine senza momenti di stanca. Magnifico.
PS: la realizzazione del film creò non pochi problemi al regista, in quanto il governo di occupazione nazista ci vide una critica alla società da loro “creata”, impedì la distribuzione del film fin dopo la fine della guerra e impedì al regista di realizzare altro.
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