(The man who knew too much)
Visto in VHS.
L’originale Uomo che sapeva troppo è molto simile al più noto remake anni ’50, se ne discosta solo nel finale. Inutile dire che tra i due questo film degli anni ’30 è decisamente il peggiore.
Hitchcock non ha ancora tutte le idee o le capacità per realizzarle, che avrà nei decenni successivi. Il ritmo latita in qualche punto e la storia nel complesso appare molto più farraginosa che non nel film con James Stewart.
Detto ciò però questo rimane un film abbastanza godibile con alcuni momenti molto belli. La cosa migliore sono le location, lugubre il giusto quella nella chiesa e perfettamente squallida quella dal dentista. Buona la sequenza ella doppia telefonata in cui rimane il dubbio il più a lungo possibile su chi sia riuscito a chiamare per primo (questo è forse il momento di maggior suspense del film), ma è da ricordare anche la scena del tentato omicidio durante il concerto.
Inoltre credo sia da notare che al suo primo film non tedesco, Peter Lorre, da vita a un cattivo normale e controllato, una rarità nella sua filmografia decisamente sopra le righe.
Visto in VHS.
L’originale Uomo che sapeva troppo è molto simile al più noto remake anni ’50, se ne discosta solo nel finale. Inutile dire che tra i due questo film degli anni ’30 è decisamente il peggiore.
Hitchcock non ha ancora tutte le idee o le capacità per realizzarle, che avrà nei decenni successivi. Il ritmo latita in qualche punto e la storia nel complesso appare molto più farraginosa che non nel film con James Stewart.
Detto ciò però questo rimane un film abbastanza godibile con alcuni momenti molto belli. La cosa migliore sono le location, lugubre il giusto quella nella chiesa e perfettamente squallida quella dal dentista. Buona la sequenza ella doppia telefonata in cui rimane il dubbio il più a lungo possibile su chi sia riuscito a chiamare per primo (questo è forse il momento di maggior suspense del film), ma è da ricordare anche la scena del tentato omicidio durante il concerto.
Inoltre credo sia da notare che al suo primo film non tedesco, Peter Lorre, da vita a un cattivo normale e controllato, una rarità nella sua filmografia decisamente sopra le righe.
2 commenti:
Bellissimi i film di Hitchcock!
L'altro ieri ho visto "I confess" (1953) con Montgomery Clift
assolutamente d'accordo, anche se sono più belli quelli americani che non questi (quelli inglesi degli anni '30). ecco, io confesso è uno di quelli che ancora mi manca, ma credo sia del periodo migliore.
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