Registrato dalla tv, in lingua originale sottotitolato in italiano.
Uno degli ultimi film di
Parajanov dallo stile apertamente realista. La storia è quella di una ragazza
ucraina che sta tornando in treno nel suo villaggio dopo aver vinto una competizione
canora a Parigi; durante il ritorno ricorda la sua vita, dalla gioventù in
campagna, l’amore per un ragazzo e poi al guerra, lui fatto militare ed inviato
in Germania, le prima al conservatorio, poi arruolata nella croce rossa. Giunta
alla fine del viaggio scoprirà che sullo stesso treno viaggiava il suo
innamorato appena liberato dalle carceri tedesche.
Il film è decisamente un realismo
sovietico propagandistico (c’è tutto il necessario, una glorificazione della
campagna, dell’esercito, della bellezza e delle capacità dei russi, ecc…) e
decisamente stucchevole in moltissimi punti… eppure il film non è malvagio;
Parajanov utilizza questo film come materia propria e si mette a muoversi con
una macchina da presa che ricorda molto da vicino quella degli Avi dimenticati
(per esempio nella scena a Berlino con la lunga carrellata tra i venditori per
strada) con panoramiche che avvolgono, ma soprattutto credo sia merito suo
l’utilizzo così sentimentale delle scene con le parti musicali. Si la musica qui
regna su tutto, in un certo senso potrebbe essere un mezzo musical con musica
classica; ma come dicevo le parti migliori sono quelle in cui il regista unisce
alle arie delle sequenze sinergiche (su tutte la sonata al chiaro di luna nel
teatro distrutto con il fuoco che si riflette sul pianoforte e l’Ave Maria
mentre Anton, il coprotagonista, perde i sensi nella chiesa), dando vita a
piccoli capolavori di poesia che, col senno di poi, fanno presagire quello che
avverrà di li a pochi anni.
Da sottolineare che ci sono anche
alcuni momenti tutt'altro che scontati sul tentativo di comprensione dei
tedeschi da parte di Anton (paragona la sua vita distrutta con la città di
Berlino sventrata dalla guerra; si chiede “Ma Beethoven era tedesco anche
lui”, ecc).
Di fatto, il film realista smussa
le difficoltà di trama che rendono ostici i film più personali di Parajanov,
mentre lo stile del regista rende godibile un’opera altrimenti soporifera.
1 commento:
Salve,
augurandoti un buon Natale e un felice anno nuovo, ti invito a votare migliori film del 2012 sul mio blog. Nella pagina trovi anche il link per votare come "blogger cinematografico".
Ovviamente, l'invito è esteso a tutti i blogger di cinema qui di passaggio che non sono ancora riuscito a contattare e a tutti i visitatori amanti del cinema!
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