martedì 12 gennaio 2016

Difret, Il coraggio di cambiare - Zeresenay Mehari (2014)

(Difret)

Visto al festival di cinema africano (in concorso).

basato sulla storia vera di una ragazza minorenne accusata di omicidio nei confronti dell'uomo che la rapì e violentò per poter essere forzata al matrimonio. L'avventura giudiziaria sostenuta da un'associazione di donne avvocato che furono disposte a portare in giudizio anche il ministero della giustizia verso la fine degli anni '90.

L'opera prima di Mehari, autoprodotta (con l'appoggio di alcune ONG) e successivamente supportata dalla Jolie (che di fatto ha dato rilevanza internazionale a un film già realizzato), è un canonico film di riscatto sociale con un briciolo di legal drama. Niente di particolarmente originale e con una insolita mancanza di volontà nell'affrontare i momenti cruciali (risolvendoli con fade to black o con un personaggio che entra nella stanza ad avvertire che le cose si sono già risolte). In parte quest'ultima caratteristica si giustifica con la mancanza di mezzi, in parte questa pessima abitudine diventa talmente frequenta da fare il giro e diventare una (pessima) cifra sitlistica.

Al di là dell'evidente incapacità nel gestire i twist della trama il film è incredibilmente godibile e scorrevole, ben ritmato nonostante la quasi totale mancanza di enfasi nei punti che la meriterebbero. Il vero valore aggiunto è però la fotografia, scarna e leggermente spenta, ma magnificamente curata.

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