venerdì 6 gennaio 2017

Joshû sasori: Dai-41 zakkyo-bô - Shunya Itô (1972)

(Id. AKA Female Convict Scorpion: Jailhouse 41)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

La nostra Sasori è sempre in isolamento, ma le altre carcerate organizzano una rivolta che viene sedata rapidamente con terribili conseguenze per tutte... soprattutto Sasori. Mentre vengono riportate in carcere riescono a fuggire, ma tra le detenute in fuga ci saranno ovvi malumori (odiano sempre tutti la povera Sasori); arriveranno a rapire un autobus di turisti.

Grazie al successo del primo capitolo di questa serie, venne realizzato immediatamente dopo il precedente. Innegabile che la storia sia quello che sia; già nell'altro non era proprio il punto di forza, qui la trama è ripetitiva e noiosetta... ma meno dell'altro, il ritmo, spesso, c'è e funziona... si insomma ancora una volta non spicca e non sarà il motivo principale di interesse. In meno rispetto al precedente c'è da sottolineare una gravissima mancanza di tette.

Quello che, per fortuna, viene riconfermata, è la coppia Kaji/Itô. L'attrice e cantante riesce a mantenere la presenza scenica di sempre. Mentre Itô ritorna a giocare con la regia come un bambino: inquadrature da prospettive estreme, giochi di luci, macchina a mano, panoramiche circolari e attori che ruotano sulla scena... e tutto già nella prima mezzora (anzi 15 minuti). in più ci sono degli inserti favolistici (come la vecchia pazza con il coltello, l'intermezzo con la canzone e la morte con le foglie autunnali) o la scena sull'autobus che fa il paio alla scena del flashback nel primo film.

Si insomma, ha più o meno gli stessi difetti e lo stesso stile del precedente, ma ancora ci si diverte.

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