lunedì 16 gennaio 2017

Good morning, Vietnam - Barry Levinson (1987)

(Id.)

Visto in VHS.

In Vietnam arriva un nuovo dj per la radio dei militari americani. Il nuovo arrivato è un comico nato, irriverente e irrispettoso delle gerarchie da anche notizie che dovrebbero essere tenute top secret (niente di abissale, semplicemente che c'è una guerra vera la fuori); a questo si aggiunge un suo coinvolgimento indiretto in un attentato. Sarà ovviamente avversato dai superiori, ma amato dai commilitoni.

Sicuramente va premiata l'idea di base di parlare di argomenti drammatici in un contesto scanzonato, però l'effetto finale mi è sembrato piuttosto scialbo. Una regia funzionale, ma inesistente; la comicità del primo Robin Williams (sicuramente ammazzata dal doppiaggio) non mi ha mai entusiasmata protesa fra l'irritante e il non comprensibile (devo ammettere che non mi ha mai divertito neanche per sbaglio); una fotografia quasi inesistente.
Di fatto un film originale sul Vietnam (e meno male), che mostra la guerra in maniera talmente obliqua da non sembrare un film di genere, ma che riesce comunque a cadere in tutti i cliché che avrebbe potuto evitare con facilità. La cornice regge, ma è irritante se non irrilevante.
Un film invecchiato utile solo a mostrare l'istrionismo del protagonista.

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