mercoledì 4 gennaio 2017

May - Lucky McKee (2002)

(Id.)

Visto in Dvx.

Una ragazza un poco sociopatica che lavora per un veterinario (e dunque abituata a scene crudeli), nel suo passato una famiglia castrante, nel suo presente grandi difficoltà di socializzazione. Si innamora di un ragazzo un poco weirdo, ma non tanto quanto lei vorrebbe e dopo aver ecceduto nelle effusioni lui se ne va senza spiegazioni. Tradita anche dalla collega la sua fragile mente deraglierà del tutto e comincerà un sano massacro con dovizia di idee creepy.

Il film parte da un'idea non nuovissima, ma abbastanza originale. La storia di un massacro che parte da prima, la storia di una killer da horror classico che ne racconta il background e i motivi. Al contrario di molti altri su questo genere, la via che viene percorsa per passare da un relativo equilibrio mentale alla follia non viene relegata ai primi 10 minuti, ma a oltre un'ora, una storia che si dipana lentamente e che arriva al finale con la rincorsa giusta senza per questo annoiare.

I lati positivi sono evidenti fin da subito nella costruzione delle sequenze che è piuttosto interessante, con alcuni picchi estetici magnifici (gli oggetti che volteggiano nell'aria su fondo nero; o la scena dei vetri rotti alla scuola per ciechi che è una versione surrealista di "Carrie, lo sguardo di Satana").

Il vero problema è che l'idea di partenza è gradevolmente semi-nuova, tuttavia viene violentata da un didascalismo imbarazzante (le ossessioni della protagonista sono urlate fin da subito) e da un'atteggiamento sopra le righe generalizzato che lo rende qui e la sciocco e generalmente poco empatico. Il finale poi è un florilegio di eccessi con scarse giustificazioni...

Per quanto sia un tantino eccessiva, Angela Bettis, mi è parsa in parte... tutto sommato se tutto il film è esagitato lei non poteva giocare stando sottotono (ammetto che la Bettis generalmente mi piace a prescindere).

PS: viene spesso sottolineato il femminismo della regista McKee (che ho già visto in "The woman"), personalmente vedo che questi due film si contraddistinguono per due donne messe all'angolo dalla società e abusate largamente, due donne che si ribellano in quanto messe alle strette. E in entrambi i casi, la donna che davvero è la vittima è sempre interpretata dalla Bettis...

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