giovedì 29 aprile 2010

Battle Royale - Kinji Fukasaku (2000)

(Batoru Rowaiaru)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato.

Film tratto dall'omonimo, e geniale manga. Dico geniale perchè l'idea splatterosa che ci sta sotto è di una semplicità disarmante ma assolutamente inarrivabile. Senza un motivo comprensibile il governo (dittatoriale) di un Giappone distopico sceglie una classe delle medie (o superiori, non ricordo, comunque epoca puberale) e la manda su un'isola dove devono giocare ad ammazzarsi, chi sopravvive entro 3 giorni vince, ma uno solo, se ne rimangono anche solo 2 i collarini che portano elegantemente al collo esplodono. No dico, chi può battere un'idea del genere? No dico, irritanti adolescenti con tutte le loro problematiche che devono eliminarsi fisicamente a colpi di fucile a pompa (i più fortunati) o coperchio di pentola (i più sfigati), con tutto il corollario di "ma noi resteremo amiche", "tu mi sei sempre piaciuto", "pensa che non avevo mai toccato un ragazzo prima". Oltre all'ovvio florilegio di ragazze sexy in divisa da scuola giappo che tanto piace agli orientali... ecco, questo era il manga.
Ora, un film ha tutti i mezzi per venire fuori come il migliore di tutti i tempi. In più ci sono 2 valori aggiunti.
Il primo è Takeshi Kitano; no dico Beat Takeshi che fa il professore sadico e solitario! Beat Takeshi che ammazza 2 adolescentelli nelle prime scene!! Beat Takeshi che parla più in questo film che in tutta la sua filmografia precedente!!!
Il secondo è Fukasaku alla sua ultima regia...da vivo, no perchè il seguito di questo film, sempre diretto da Kinji uscirà postumo completato dal figlio. E va detto, Fukasaku non delude, si comporta benissimo, soprattutto nelle prime scene, dove riesce a rendere le scene d'azione, anche minime, con un dinamismo davvero eccellente, fatto di un montaggio serrato e di una macchina da presa che balla più di un orologio a pendolo sul ponte di una nave.

Però il film tedia... o meglio, diventa rapidamente ripetitivo. No perchè devono far fuori 42 adolescenti... si capisce fin da subito che sarà faticoso e ripetitivo; 42 adolescenti non sono mica bruscolini. E nella fretta di farli fuori tutti i sentimenti vengono lasciati solo alle parole dei personaggi e ci si dimentica di trametterli allo spettatore. Così io, quando vedo i 2 che si suicidano perchè non sopportano l'idea di quel gioco crudele non soffro con loro; o quando le 5 amiche per uno sbaglio di una e la naturale diffidenza, si fanno fuori a vicenda dopo ore di collaborazione, io mi sento appagato splatterialmente parlando, ma rimango indifferente alla loro sofferenza...
Capisco la difficoltà di rendere un manga a puntate in un'unico film, però non posso giustificarlo. Avrebbero dovuto o diminuire i giocatori o fare una serie televisiva. Così ci si perde soltanto.
Inoltre, va detto, non sanno morire. Tutti, e dico tutti, in sto film muiono male, dicono una frase gloriosa e poi buttano la testa in basso trattenendo il respiro... muiono in modo stupido, e in un film dove vengono fatte fuori più di 40 persone la cosa assume il suo valore.
Il film però è esteticamente ben fatto, e merita certamente una visione... Non fosse altro che per Takeshi-ammazza-tutti.

Nessun commento: