mercoledì 23 giugno 2010

Cuore di vetro - Werner Herzog (1976)

(Herz aus glas)

Visto in VHS.

Herzog ha un problema; non riesce mai a fare film normali. La cosa in se sarebbe pure un pregio... purchè la cosa rimanesse entro il confine della noia più estrema.
Herzog, lui dice, vuol cercare la verità, il che non significa riprendere la realtà, ma eliminare la superficie della realtà stessa per poterne riprendere l'essenza... si dai insomma, è new age, e in questo film ha la bella trovata di ipnotizzare tutti gli attori (tranne il protagonista sennò il film sarebbe stato un documentario sulla catatonia) perchè quello che ne esce dovrebbe essere la verità non filtrata dal super io.
L'idea è magnifica, non scherzo, davvero avanti, ma poi il risultato è quello che è... no perchè il tutto si risolve con attori imbambolati, frasi accazzo, noia su tutta la linea, e una storia che va avanti solo a calci in culo allo spettatore.
Perchè poi Herzog non si accontenta di fare film fatti strani, ma ci deve pure mettere una storia metafisica, filosofeggiante. Il che somma l'incomprensibilità alla noia.
Questo è un film glaciale che trasmette solo l'umidità degli ambienti dove è girato, con personaggi assurdi che conducono una trama sospesa tra l'inesistente e l'inutile. Solo i fan possono levare gli scudi in difesa.

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