(Die Päpstin)
Visto al cinema
Biopic inventato su un personaggio leggendario (nel senso che fa parte di una leggenda mai corroborata, messa nei trafiletti dei libri di storia anche se qualche piccola prova indiretta esiste, come i test di virilità che i papi han dovuto sostenere attorno all'anno mille per poter essere eletti) e assolutamente sconosciuto. Il film è interessante a priori in quanto il personaggio è stato toccato poco a livello cinematografico.
La storia è quella di Giovanna, figlia di un prete della Franconia, che impara a leggere, a scrive e quant'altro di nascosto, ruberà l'identità del fratello morto per farsi frate e quindi giungerà a Roma dove entrerà nelle grazie del Papa alla cui morte gli succederà... ma le succederà pure di rimanere in cinta, e pare che non valga la pena di partorire durante una processione, specie se sei il papa...
Il film possiede una buona immedesimazione storica, e con ciò non intendo che sia perfetto a livello storico (non ho idea di come vestissero nell'800) però è tutto credibilissimo, e le immagini di Roma dell'epoca sono ben fatte.
Però la storia è quello che è. La storia vuol essere romanzata (e ci sto) e vuol essere tragica (e ci sto), ma con un limite. Qui tutto è estremo, alla piccola Giovanna succede di tutto e non mi viene in mente un personaggio che non la picchi (anche i compagni di classe le versano in testa l'inchiostro senza un gran motivo e lei immotivatamente acceta stoicamente); tutti i personaggi o sono perfidi e cattivi o sono saggi e buoni, senza nessuna via di mezzo. Un peccato perchè un buon film senza troppe pretese mi diventa così una banale parabola umana.
Punto a favore è un John Goodman in una parte che finalmente gli permette di recitare, anche se dura poco.
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