(Fuk sau)
Visto al cinema.
E' sempre brutto sparare sui mostri sacri... vabbè proviamo a parlare di sto film in maniera oggettiva e vediamo cosa ne viene fuori...
Questo è un film sull'incompetenza. Credo che se il personaggio di Hallyday fosse stato lasciato da solo in un centro commerciale avrebbe subito atti di pesante bullismo dalla casalinga di Nanchino nel giro di 45 secondi netti.
Beh è il classico film di vendetta, che prosegue normale normale per almeno un'oretta. C'è il solito vecchio duro da noir (Hallyday, pessimo attore dagli occhi inquietanti e dalla faccia consumata dall'età e dalla plastica, perfetto persnoaggio noir) con un passato da killer (il film sarebbe un sequel ideale, o un omaggio, a Franck Costello... ma lasciamo queste questioni basse) assolda tre colleghi della zona per trovare i colpevoli, sicari e mandanti, per farli fuori tutti e farsi una spaghettata assieme (propria a To piace far mangiare i killer tutti assieme prima di massacrarli ad uno ad uno)... le cose andranno un po peggio del previsto...
Poi To vuole fare il fine psicologo chiedendosi l'utilità di una vendetta che non si può ricordare (a metà film improvvisamente Hallyday ha un assurdo problema cerebrale a tempo che gli fa dimenticare anche di andare in bagno, eh no, non è una figata come in "Memento" perchè fino a 5 minuti prima non aveva praticamente niente)...
Vabbè, fosse tutto qui il film sarebbe un patetico tentativo di fare noir duro e pure senza inventarsi niente e con una storiella sfilacciata... per fortuna che To fa il regista.
E allora le sparatorie diventano vere e proprie opere d'arte, la prima, nel bosco con il via vai di luce della luna è un susseguirsi di quadri di una bellezza inquietante, con la regia che fa agire i personaggi anche al buio, tanto le fiammate degli spari si vedono lo stesso (applauso). La sparatoria dentro l'appartamento azzecca qualche inquadratura ma per il resto è piuttosto convenzionale; invece quella finale delude abbastanza perchè dovrebbe essere l'apice e invece sembra più voler giocare con la malattia del prtagonista piuttosto che creare qualcosa di esteticamente indimenticabile, comunque ben realizzata come si confà a To. Poi ci sarebbe pure la sparatoria nella discarica, una sequenza realmente bella decisamente in stile To, con quel turbinio di cartacce che rendono la scena una sorta di "Hero" tra l'immondizia, e francamente mi piace poter considerare To un Yimou dei bassifondi (va detto che comunque To non sfrutta appieno le potenzialità di questo ambiente...).
Si insomma è brutto parlar male di To, però in questo caso aveva in mano materiale da vendere, e pur azzeccando parecchio perde completamente il filo quasi subito e si svacca...
Un film medio che avrebbe potuto essere il capolavoro.
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