(Amintiri din epoca de aur)
Visto in Dvx.
Fresco della vittoria a Cannes, Mungiu, ha la pensata del secolo. Sfruttiamo il colpo di grancassa (nonchè la facilità produttiva) che il premio mi garantisce, e facciamo un film a episodi, io ed i miei amichetti registi, giovani e sconosciuti. Beh, che dire, chapeaux.
Beh, i 4 episodi del film sono tutti scritti da Mungiu e parlano di altrettante leggende diffuse all'epoca del regime di Ceausescu (che il regime definiva, appunto, l'età dell'oro). Gli episodi sono molto incostanti per interesse (bello il primo, quello della visita ufficiale; molto bello il terzo quello del giornale di stato; gradevole il secondo quello del trasportatore di polli; orribile l'ultimo, quello del maiale) e per tono, pur rimanendo comunque sull'ambito dell'ironico, dell'agrodolce.
Di per se sarebbe stato un esperimento gradevole, senza troppe pretese e rilassato (che vuol dire lento, ma senza essere noiso). Ma il problema è la mancanza di uno stile personale. Tutti gli episodi sono girati come se fosse Mungiu dietro la macchina da presa, camera per lo più fissa, recitazione per sottrazione, lunghi silenzi... L'unico che se ne discosta abbastanza è il terzo episodio, in cui il montaggio è più serrato, il ritmo si sente, e c'è pure la musica!!!
Ecco, questo declassa irrimediabilmente il film... questo e il fatto che l'ultimo episodio sia il più insulso, e quando compaiono i titoli di coda si ha la sensazione di aver sprecato del tempo...
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