(La notte dei demoni)
Visto in dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Dopo vent'anni dai film mitici prodotti da Val Lewton, Tourneur torna all'horror. Il film che gli viene affidato è però molto diverso dai precedenti, in primo luogo la produzione gl'impone di mostrare il demone del titolo, e fin dalle prime immagini , inoltere è la storia in sé ad essere molto più classica, molto più concreta rispetto all'ambiguaità dei film precedenti, dove il mostro era parte integrante dei protagonisti. Qui semplicemente si parla di satanismo.
La storia è semplice, uno psicologo viene incaricato di studiare/investigare una setta satanica che pare aver già causato vittime; seppure molto scettico scoprirà ben presto, a sue spese, che esistono più cose in cielo ed in terra di quante ce ne siano nei suoi 5 anni di studi universitari.
Al di là del mostro (che comunque fa la sua porca figura, specie se inquadrato sulla distanza, un poco meno nei primi piani), che viene mostrato giusto quel paio di volte per obblighi contrattuali, il film resta comunque un'opera di Tourneur, il che vuol dire affidarsi del tutto all'atmosfera, agli esterni di notte, ai corridoi vuoti, e giocare con le aspettative dello spettatore, mostrando un affabile nemico che è pure amante dei bambini, nonchè spaventato dalle stesse forze che comanda. Ecco, in effetti uno dei punti meglio riusciti del film e proprio la costruzione dell'antagonista, meglio caratterizzato del banale eroe della psicologia.
Il clima generale di incertezza, di perpetua minaccia da una spada di Damocle invisibile, riesce nell'intento e fa di un film altrimenti grossolano un'opera che vale la pena di essere vista.
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