lunedì 13 maggio 2013

I nuovi mostri - Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola (1977)

(Id.)

Visto in tv.

Film collettivo seguito del celeberrimo (che non ho visto….) film del solo Risi del 1963. È un film ad episodi completamente disgiunti gli uni dagli altri che dovrebbero mettere alla gogna i vizi di una nazione ipocrita ad ogni livello. Gli episodi sono in totale 14, ma la versione televisiva è ridotta a soli 9 episodi… purtroppo ho visto quest’ultima versione.

Complessivamente il film è assolutamente da guardare, non è esattamente un film comico, è un grottesco degno del cinema spagnolo (ma d’altra parte, il grottesco è nel sangue di un certo cinema italiano) che fa risaltare su tutti l’ipocrisia della società, ma soprattutto al bravura degli attori. L’episodio del vescovo interpretato da Gassman, così come quello della madre portata all'ospizio con Sordi sono si della accuse sociali (banali e all'acqua di rose), ma soprattutto sono due prove d’attori, certamente caricaturali come vuole il tono del film, ma di assoluto livello; affascinante anche la macchietta del nobile romano in giro per ospedali interpretata sempre da Sordi. Essendo un film ad episodi il livello è altalenante, ma il tono è sempre mantenuto. L’unico cambiamento degno di nota è nei due episodi interpretati dalla Muti; le storie trattate lasciano le rotaie del grottesco per andare a parare in un cinismo veramente nichilista, senza speranza e con pochissima ironia, curiosamente questo cambio di tono non ammazza il film, anzi ne rende il mood più torbido.

Gli episodi censurati nella versione televisiva appaiono (ne ho solo letto le trame) particolarmente cinici o brutali che difficilmente potevano essere accettati dalla tv di stato di 30 anni fa...

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