Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Rimando a qui, per un'idea della trama.
Tratto da un’idea di Bradbury questo
film dimostra come con una regia meno che buona non si possa andare lontano. Se
i singoli episodi (in effetti di questo si tratta, di un film ad episodi) presi
singolarmente possono risultare interessanti, qui però, legati insieme alla
meglio e condotti malamente da un ritmo assolutamente sbagliato, divengono
motivo di noia ulteriore. Peccato perché ognuno di quegli spezzoni sarebbe
stato un degnissimo episodio di “Ai confini della realtà” (di cui ha tutte le
caratteristiche).
Il film si muove noioso e confuso con
il non entusiasmante intento di incutere una tensione che non sale mai,
nonostante le migliore intenzioni ed i migliori presupposti. La recitazione
sforzata di Drivas è controproducente, mentre Steiger mi risulta
meno raffinato del solito, con gli occhi recita da dio (sarebbero sufficienti
quelli), ma poi sbraita e si dibatte come in una screwball comedy.
Inoltre anche l’idea della trama che fa
da sfondo è un poco sorpassata; forse per l’epoca un uomo totalmente tatuato
poteva impressionare…
Ecco direi che questo è un film per
completasti della carriera di Bradbury, o di Steiger (ammesso che si
riesca a sopportare l’idea di vederne il culo in molte scene).
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