Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
In una notte ad un poliziotto un gruppo
di… beh teppisti più che malavitosi… beh questi tizi rubano la pistola;
ovviamente il poliziotto si mette alla ricerca dell’arma prima che i superiori
lo vengano a sapere, nella ricerca chiede aiuto anche ad un amico a capo di una
pattuglio di PTU (Police Tactical Unit). Purtroppo entro poco tempo si viene a
sapere che il capo di quella banda è stata ucciso, il che complica
ulteriormente le cose e invischia le forze dell’ordine in un gioco molto più
complesso fatto ufficiosamente ed in cui entrano come attori anche bande rivali
e una sezione della polizia.
Io conosco gli ultimi lavori di Johnnie To, per chi è come me diciamolo subito, non c’è la regia acrobatica di "Breaking news" o la perfezione formale di "Vendicami"; c’è pure qualche cialtronata di
troppo (all'inizio l’uomo che con una lama piantata nel petto che lo attraversa
da una parte all'altra si mette a correre per la strada alla ricerca di un
taxi!?). però questo è proprio un film gustoso; un film che da proprio piacere
mentre lo si guarda e lo si riguarderebbe subito dopo.
Intanto non ci sarà la profusione di
mezzi dei film successivi, ma c’è tutta l’arte di To. Si prenda solo l’incipit:
divertente la scena del ristorante che sembra solo un siparietto comico mentre
invece risulta essere il cuore del film dando la cifra a tutto quello che verrà
dopo con un misto di noir e ironia; la scena subito fuori dal ristorante mostra
l’altra costante del film, i vari personaggi (le varie storie) ognuna
interdipendente dall'altra senza neppure rendersene conto, con sequenze che si
incrociano e si influenzano a vicenda in maniera evidente solo ad uno
spettatore esterno. Inoltre la lunga notte dell’ispettore è condita anche da un
fantastico gioco di ruolo fra forze dell’ordine, suddivise fra compiti e
considerazioni diverse le une dalle altre che convergeranno tutte verso un
unico finale.
Un film veramente ben orchestrato con
una serie di colpi di scena affascinanti. Gli si perdonano le ingenuità senza
problemi e, come ho detto, dopo averlo visto vien voglia di guardarlo subito
un’altra volta.
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