lunedì 12 ottobre 2009

Vampyr - Carl Theodor Dreyer (1932)

(Id.)

Visto in VHS Primo film parlato di Dreyer, che se fosse stato fatto muto sarebbe stato identico. Il regista danese alla sua prima opera sonora non riesce proprio a capire come utilizzare il nuovo mezzo, poche le parole dette dai personaggi, qualche suono (e qui bisogna ammeterlo, suoni che hanno anche un po di importanza), ma addirittura cartelli da film muto letti da una voce fuori campo!!!
Al di la di questo però Dreyer ci da, al solito, un gran film.
Mai vista una camera così mobile nei film anni 20/30, la cinepresa segue gli attori, gira su se stessa, fa movimenti indipendenti per inquadrare dettagli fuori campo; più guardo i suoi film e più penso a Dreyer come al Welles degli anni 20. Per i patiti delle anticaglie poi qui c'è un tripudio di effetti speciali, con ombre che si muovono indipendentemente dal corpo, anime che escono, fiamme messe dove in realtà non c'erano, assolutamente magnifco. Le immagini poi costruite con la solita grazia espressionista.
La storia invece... beh la storia non serve quando c'è qualcosa di così magnifico da guardare, comunque la storia è confusa e raffazzonata, i vampiri vampireggiano poco e sono poco visibili; ma questo non importa in fondo.

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