venerdì 11 giugno 2010

L'angelo azzurro - Josef von Sternberg (1930)

(Der blaue engel)

Visto in DVD.

Il secondo film sonoro di von Sternberg (e credo il primo di Jannings) è il dramma di un uomo che per amore (ma alla fin fine per la passione nei confronti di una ballarina di night... quindi si può pure definire fregola) si trova costretto a rinunciare a tutto (abbandonare la cattedra al liceo, abbandonare la città natale) e ad abbassarsi a farsi mantenere da lei (che poi non lo trovo così tragico) e a umiliarsi e farsi umiliare nei panni di un clown anche davanti ai suoi ex concittadine, davanti all'indifferenza di una glaciale Dietrich.
Di per se il film non è granchè, la trama non molto originale ha il difetto di essere troppo lenta ed inutile nella pate centrale, mostrando fatti di cui ci interessa poco e mostrandoli pure con poco appeal. Il personaggio del professore è certamente ben fatto, ma piuttosto semplice, mentre quello della ballerina è talmente risibile che rende evidente il fatto che la Dietrich ha avuto successo solo perchè mostrava le gambe....però, c'è sempre un però... anche due...
In primo luogo, Jannings è sempre lui; è sempre in parte, sempre adatto, sempre perfetto in ogni personaggio, e nel fare lo sconfitto aveva già mostrato le sue capacità ne "L'ultima risata", e qui bissa il successo.In secondo luogo Sternberg azzecca diverse sequenze. La scena della Dietrich che canta "Ich bin von Kopf bis Fuß auf Liebe eingestellt", pur senza alcuna velleità artistica, si fa ricordare. Inoltre l'incipit è spettacolare per come introduca il personaggio interpretato da Jannings (già molto noto come attore muto) con una sequenza iniziale dove non parla mai, vi sono solo poche parole da parte della donna delle pulizie, ma lui si limita a recitare. Inoltre il finalone, titanico e disperato è una pietra miliare, sospeso tra "L'ultima risata" e "Freaks" salva l'intero film dall'oblio.

PS: il film fu girato in due versione, una tedesca ed una inglese per il mercato internazionae... non so se fosse sempre la Ditriech a cantare anche in questa versione, ma, per chi la apprezza, è imperdibile setirla cantare "Falling in love again".

1 commento:

Lakehurst ha detto...

ho guardato le dozzine, mi duole ammettere che ne ho visti pochissimi. Userò questa come scusa per recuperarne il più possibile, se ne avrò visti abbastanza andare a gennaio voterò