Visto in DVD.
Bogdanovich si dev’essere sniffato dello zucchero di canna non raffinato anziché la solita cocaina e partorisce il film più melenso e patetico della storia delle malattie rare. È comunque importante dire che nei confronti di questo film non potrò essere totalmente oggettivo, perché mi causò un trauma infantile quando, in giovane età (anni ’90) lo vidi in tv per la prima volta; inoltre fu citato con stile in una puntatona di X-files.Cher (ah ah ah ah) è la madre (ah ah ah ah) che la da a tutti (niente di strano in questo) di una adolescentello con la leontiasi (Stoltz). Ovviamente ha grosse difficoltà nell’inserimento sociale e si trova completamente a suo agio solo nel gruppo di motociclisti della madre. Com’è come non è incontra Laura Dern in un camping per ciechi (ah ah ah ah), ci si mette insieme e poi muore.
Film prevedibile minuto per minuto che trova due idee buone in tutto. Nel fatto che comunque venga presentato il ragazzo è un outsider che trova la sua nicchia di sopravvivenza solo nel gruppo di outsiders della madre; e poi la bella scena in cui Stoltz spiega alla Dern cosa sono i colori (ricordo che lei è cieca; e dalla nasciata pure).
Complessivamente è un film banale, con una amdre coraggio poco credibile e una regia silenziosa come Dio nei film di Bergman.
Un ragazzino appena trasferito in una scuola fa amicizia con un ragazzo da tutti scherzato perché assomiglia ad un topo, infatti tutti lo chiamano faccia di topo… in effetti assomiglia davvero ad un topo dunque… ma vabbé, il ragazzetto difende l’amichetto/si difende sprangando il bullo più grosso e minacciandolo con un coltello. Poi il padre di faccia di topo (che il medico senza frontiere) viene preso a schiaffi da un tizio, per dimostrare ai ragazzetti che le tra adulti ci si può spiegare senza violenza va a prendersi un altro paio di schiaffi senza reagire, al che il ragazzetto psicotico ritiene che la non violenza sia una cazzata e decide di mettere una bomba fatta in casa (la ricetta sull’internet) nella macchina dello schiaffeggiatore… ma vuoi che nel tentativo non finisca in mezzo faccia di topo (sfigà com’è)? Oddio ma allora la violenza fa male!

Negli anni ’10 un avvocato si ritrova suo malgrado trasformato in regista cinematografico di una troupe brancaleoniana. Verranno vessati dal monopolio (il cartello formato da chi deteneva i brevetti della macchina da presa che pretendevano di essere gli unici a poterla usare ed arrivavano spesso all’uso delle armi da fuoco; tra i capi del monopolio c’era Edison), fregati dal produttore, entreranno nelle fila della catena di montaggio di Hollywood, poi ci si metterà pure l’amore; ma alla prima di “
La
Un gruppo di ex militari specializzati in recuperi vengono mandati nella foresta sudamericana e prendere un ministro… al di la del fatto che le cose non sono come erano state dette, ma si inserisce nella vicenda pure un alieno che sa rendersi trasparente che pare essere venuto sulla terra per tenersi un po in allenamento con la caccia.
Un cinico metereologo di Chicago deve fare l’annuale servizio tv su una marmotta di provincia che “predice” quanto lungo sarà l’inverno. Arrivato nel paesino vivrà tutta la giornata fino alla fine, svegliandosi poi sempre nello stesso giorno, reiteratamente.
C’è tutto un filone del cinema americano che si basa sul destino e sulla lotta dell’uomo contro ciò che è scritto, anzi a ben vedere quasi tutto il cinema americano deriva da questo concetto (
Remake più o meno ufficiale di “
Il film inizia con un’autocitazione “Welcome to the prime time, bitch” e si conclude con un RIP dedicato
Abbastanza tempo dopo la morte di
Tratto da un romanzo di 

Un ufficiale reduce della seconda guerra mondiale va a far visita a Key Largo, isoletta al largo della Florida, ai parenti di un commilitone morto a Cassino e trova la famiglia assediata da una banda di gangster... se la trama sa di già sentito è solo perchè
A 100 anni esatti la