(The body snatcher)
Visto in VHS registrato dalla tv.
Nell'ottocento, un medico per poter operare si avvale di un "amico" di lunga data per procurarsi cadaveri su cui studiare e sperimentare; ovviamente ci sono segreti e rancori neppure tanto sopiti che si nascondono tra i due...
Un film decisamente bello sotto tutti gli aspetti.
La trama è ben condotta e pecca, a mio avviso, solo nel finale troppo gotico (ma li la colpa è di Stevenson da cui è tratto il soggetto del film) e ci presenta un film sull'immoralità del bene; sulle vie che deve talvolta percorrere per poter agire; la parte di Karloff rasppresenta infatti il male necessario.
La regia è affidata a Wise che sembra meno rigido di altri suoi contemporanei, più disposto al movimento, alla costruzione meno convenzionale delle scene, al nascondere e allo svelare con calma, all'inquadratura ad effetto. Riesce a sottointendere senza dire, a raccontare senza mostrare. Alla sua terza prova come regista, Wise, riesce a fare ciò che deve con vera e propria maestria.
Il cast è all'altezza e su tutti torregga il mefistofelico Karloff, mai così in parte, e presta il suo volto adattissimo ad un grande personaggio; per quello che ho potutto vedere credo sia la sua migliore interpretazione. L'unico vero neo del film è che Lugosi sia sfruttato così poco per una parte tutto sommato secondaria.
Ancora una volta Lewton, il produttore, azzecca tutti gli ingradienti per un grande film di atmosfera... a voler fare paragoni poi, Lewton appare come il Corman degli anni quaranta, in cui film a basso costo hanno permesso la nascita di nuovi autori, la crescita di ottimi attori e la sperimentazione più libera.
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