(The cell)
Visto in DVD.
Tarsem è un maestro dei video musicali e per il suo primo lungometraggio ha fatto un'operazione abbastanza semplice, ha preso un videoclip, l'ha annacquato fino a farlo diventare lungo un'ora e mezza, ha tolto la musica e ha messo un'accenno di storia. Ecco The cell. (giusto per corroborare la tesi basti notare come addirittura ci sia una scena ambientata in una stanza identica a quella del video degli R.E.M. "Losing my religion", con una cotruzione dell'inquadratura sostanzialmente identica).
Il film quindi è sostanzialmente un sussgeguirsi di scene esteticamente splendide legate da un filo conduttore debole debole, condizione acettabile in un videoclip, ma non in un film, soprattutto perchè l'accenno di trama è quantomai stupido e banale. Anche gli attori danno il peggio di loro, recitando male e malvolentieri, persino l'esperto in pazzi D'Onofrio risulta ridicolo oltre ogni buon gusto.
Le scene puramente estetiche non valgono l'idiozia generale del film.
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