(Boogie nights)
Visto in DVD.
Un film dove la trama corale che si sviluppa per almeno un decennio non vuol essere una saga, ma solo una serie di eventi, un pretesto per realizzare un film. Si insomma ci si trova pur sempre dalle parti di "Ubriaco d'amore", ma meno estremista; la storia c'è, non è molto importante, prosegue senza troppi alti e bassi, ma c'è.
Poi, come al solito c'è Paul Thomas Anderson dall'alto dei suoi Scorsesismi, dei soui piani sequenza, delle sue steady cam, dei suoi colori accesi, dei soui personaggi al margine; ed il film prosegue per due ore e mezza senza pesare assolutamente, divertendo qua e la senza mai strafare.
Un'opera ricca di invenzioni registiche che preannuncia la magnifica filmografia che seguirà. Non è fondamentale ma godibile.
Una carrellata di stelle, ex stelle e stelline emergenti fa da trampolino di lancio.
4 commenti:
Come tanti l'ho scoperto dopo Magnolia, ora Anderson è tra i migliori nuovi registi di Hollywood e che mi piacciono di più.
OT: Caro Lakehurst,
sei ufficialmente invitato a votare al Torneo degli Oscar, in cui si danno i premi di noi blogger, con le candidature dell’Academy ma anche altre categorie. Il link è questo: http://iltorneodeglioscar.blogspot.com/2010/01/le-nomination-del-1998.html
Se vuoi solo dare i voti a Le ali della libertà, e non partecipare al resto delle votazioni, puoi darmi l’ok commentando qui.
Naturalmente Le ali della libertà NON è il film in questione...
Io in realtà Anderson l'ho scoperto anche dopo, con ubriaco d'amore, che al momento considero ancora la sua opera migliore e più sperimentale, poi è venuto il petroliere e ho deciso di guardarmi tutto quello che ha fatto.
Comunque scusa per il ritardo, do un'occhiata al link che mi hai messo.
Io sono partito direttamente da Magnolia, un colpo al cuore, un Altman modernizzato, con un Tom Cruise finalmente in parte.
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