Un uomo d’affari americano, sua moglie e il suo avvocato si ritrovano fortuitamente gli unici sopravvissuti din un disastro inspiegabile; l’aria è scomparsa e con essa la razza umana. In realtà si trovano a Portorico e non sanno se qualcun altro si è salvata.
Per riuscire a sopravvivere l’uomo d’affari prende in mano la situazione e si incorona leader del gruppo… chiaramente una società fatta da due maschi ed una sola femmina non ha molte prospettive di andare avanti, le personalità i scontreranno e la situazione esploderà.
Horror psicologico che mette in scena il lato oscuro ed egoistico dell’uomo, con dialoghi non eccezionali, ma un’idea di fondo magnifica e ben direzionata a toccare tutte le questione principali sul tema. Con superba arroganza Corman non risponde a nessuna domanda (cos’è successo non si saprà mai, ma i personaggi non sembrano neppure intenzionati a scoprirlo, intenti come sono a sopravvivere), semplicemente mette in scena l’animo umano, e senza bisogno di mostri in gommapiuma.
Con il classico piglio sicuro alla regia e location non eclatanti, ma adatte, Corman da vita ad uno dei suoi film migliori.
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