mercoledì 10 febbraio 2010

Il ritratto di Jennie - William Dieterle (1948)

(Portrait of Jennie)

Visto in DVD.

Un film decisamente particolare che ho guardato a seguito di un'interessante recensione.
Se fosse stato un pò più concentrato e un pò meno sentimentale sarebbe potuto essere una puntata di "Ai confini della realtà".
Un pittore senza futuro (Il sempre ottimo Cotten) incontra per caso una bambina (la Jones, che nella parte di una bambina è credibile come la Rogers in "Frutto proibito", cioè come Stallone in "John Rambo") che gli chiede di fargli un ritratto e, aggiunge, crescerà in fretta per poterlo sposare un giorno.
I giorni passano, Cotten ritrova l'ispirazione disegnando il volto della bambina e ci guadagna pure dei soldi; finchè la bambina non torna, ma è già più grande, è già una ragazza... il film proseguirà con il lento disvelarsi dell'inghippo, mentre la Jones apparirà in maniera discontinua sempre più adulta al sempre più confuso e innamorato Cotten.
Un film decisamente anomalo trattato con stile da Dieterle che lo sottolinea con continui richiami alla pittura, un pò con una costruzione delle scene in senso pittorico (soprattutto all'inizio), un pò ponendo la tela sullo sfonde delle inquadrature avvicinando quindi il film ai quadri.
Il finale con i viraggi in verde e rosso, e l'ultima scena in technicolor sono di sicuro effetto e rendono il bianco e nero del resto del film funzionale per sottolinera gli ultimi momenti. Non so se fosse il DVD che ho visto io ma per tutto il film ho visto dei flash di luce azzurra a intervalli irregolari di cui non ho ben capito l'utilità.
In definitiva un buon film romantico sull'amore al di la del tempo e della morte, sostenuto da uncast notevole. Merita un recupero.

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