(Id.)
Visto al cinema.
Questo non è "8 e 1/2"; è una versione semplificata del film di Fellini.
Una versione appiattita, tutta ritmo e paillettes che non ha pretese di competere col mito.
Anzi, a dirla tutta è solo un musical che gira attorno alla difficoltà della creazione artistica che si ispira solo per la struttura generale della trama al film con Mastroianni. Per il resto è un'opera a parte; e come film autonomo funzione ed è magnifico.
La sforzo creativo di un uomo arrivato alla frutta è resa attraverso le fantasie ed i ricordi di quest'uomo che vive attraverso la vita (o la morte) delle donne che l'hanno accompagnato, dalla madre, alla moglie, attraverso l'amante, una prostituta di quand'era bambino, l'amica di sempre e una giornalista. La realtà percepita è interpretata e compresa attraverso le scene da musical vero e proprio (che sono effettivamente poche) e che pertanto rappresentano l'animo del protagonista.
Marshall fa suo ogni mezzo per rendere il dinamismo del film e il caos del protagonista, ogni metodo di fotografia e ogni tipo di inquadratura, riuscendo bene nel tentativo (molto bella l'idea che ogni canzone sia cantata e ballata sia nell'ambiente dove l'azione si svolge, sia all'interno dello studio di posa dove dovrebbe essere girato il film).
Le canzoni sono praticamente tutte belle, con due o tre che sono magnfiche, giusto un paio sono inutili.
Unico vero e proprio neo del film sono le coreografie, banali e francamente noiose... certo non sarebbe un problema da poco in un musical, ma per fortuna questo è un film con canzoni, e quindi è un dettaglio dimenticabile.
Ottimo il cast decisamente all'altezza, un'encomio particolare per la Cotillard, ma soprattutta per Daniel Day Lewis, sempre più bravo dopo ogni film, e ormai, inutile nascondercelo, è il miglior attore vivente. Peccato per l'inutilità della parte della Kidman!!! Quando ce l'hai, sfruttala bene (mamma mia quant'è invecchiata).
Nessun commento:
Posta un commento