giovedì 11 febbraio 2010

Quando volano le cicogne - Mikhail Konstantinovič Kalatozov (1957)

(Letyat zhuravli)

Visto ad un cineforum, in lingua originale sottotitolato (male).

Un film strepitoso.
La storia è piuttosto semplice, una coppia di innamorati progetta di sposarsi, ma scoppia la seconda guerra mondiale e lui, stupidamente, parte come volontario. Lei lo aspetta, per un pò, poi vinta dalle fatiche e dall'attesa acconsente a sposare un'altro. Non smette però di attendere il ritorno del suo primo amore. Poi il marito è un un idiota, quindi si lasciano, e lei continua ad aspettare. Poi la guerra finisce e scopre che è morto, che ha atteso per niente.... non che non glil'avessero detto prima, però non voleva crederci.
La sceneggiatura si concentra sulle piccole cose, delineando molto bene la ragazza e descrivendo da dio il rapporto a due all'inizio del film.
Ma quello che più conta è la regia da urlo di Kalatozov, che con questo film costruisce un monumento alla panoramica. Credo che abbiano dovuto costruire delle rotaie quasi per ogni scena! Il che ovviamente da un dinamismo eccezionale alla pellicola; se poi si unisce un uso splendido del dolly e un tentativo di quello che credo essere camera a mano, si ottiene uno dei film più stupefacenti degli anni '50.
Mille sono le scene memorabili; quella della ragazza che scende dall'autobus e corre in mezzo alla folla durante la marcia dei carrarmati (panoramiche e dolly insieme) oppure quella delle scale all'inizio del film con la macchina da presa che gira su se stessa senza mai smettere di puntare al ragazzo. Splendida anche la scena onirica della ragazza che corre verso le rotaie del treno (con camera a mano).
Ma Kalatozov non si limita a questo. Costruisce anche scene con una complessità non indifferente, con primissimi piani dei protagonisti che si incastrano perfettamente con i personaggi sullo sfondo creando inquarature di una profondità enorme. E poi non rifiuta di gocare con le luci e le atmosfere, come nella scena del bacio sotto le bombe, con le luci delle esplosioni che squarciano il buio e le tende sbattute dal vento; magnifico.
Un film sorprendente e realizzato da dio, meritevolissimo vincitore a Cannes.

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