mercoledì 13 aprile 2011

La signora del venerdì - Howard Hawks (1940)

(His girl friday) Visto in DVD. Una giornalista (Russell), ex moglie del suo direttore, decide di mollare tutto per sposarsi con un assicuratore. Il suo ex capo ed ex marito (Grant, che devo ammettere è completamente in parte) farà di tutto per farla desistere; la convincerà in ogni modo (con soldi e ricatti) ad occuparsi di un ultimo articolo su un condannato a morte, farà arrestare più volte il futuro sposo, le rapirà la suocera! Tratto da una piece teatrale (la stessa del successivo “Prima pagina” di Wilder) il film è un quadro ironico su un mondo distrutto dal cinismo, dove tutti fanno qualunque cosa unicamente per interessi personali, o perché sono stupidi, e l’unica che si rende conto di questa cosa farà di tutto per andarsene solo per esserne risucchiata di nuovo. Detto ciò non si pensi che il film sia un dramma, è una commedia a tutti gli effetti, anzi è una delle commedie fondamentali del genere screwball comedy e si pregia del record per il dialogo più lungo e più rapido della storia del cinema, e questa rapidità pervade tutto il film. Battibecchi ben congegnati; gag ironiche più che comiche sulla fisicità dei personaggi (senza mai cadere nello slapstick) e una cura minuziosa nei personaggi di contorno che permette ai principali di sguazzare in un mondo tridimensionale e non in tra comprimari piatti. Hawks firma una regia dinamica il giusto per poter stare dietro alla trama, e ci riesce alla perfezione dall’inizio alla fine. Un film divertente e godibilissimo… anche se io sarò sempre dalla parte di Wilder. PS: il mio amico d’infanzia Wikipedia mi spiega l’assurdo titolo. Evidentemente i titolisti hanno cercato una traduzione letterale del titolo inglese ignorando il fatto che si tratta di un’espressione gergale per dire “ragazza di fiducia”.

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