(What's up, Doc?)
Visto in VHS. La terza opera di Bogdanovich è in linea con la precedente e la successiva. Ricca di idee di messa in scena, impreziosita da una camera mobile ed una capacità tecnica non indifferente, ma decisamente più sobria rispetto alla flamboyant opera prima.
Qui si passa alla screwball comedy, con personaggi abbastanza macchiettistici, ma una trama niente affatto consueta. Anzi, è evidente che Bogdanovich ci gode a rendere complesso il meccanismo. Tuttavia la tram che si poggia integralmente sullo scambio di valige funziona integralmente e fa lavorare con dignità i personaggi.
Il film è evidentemente ispirato ai cartoni della Looney Tunes (come dice esplicitamente il titolo originale, che riprende la frase canonica di Bugs Bunny; il primo incontro fra i protagonisti con una Streisand che appare dappertutto mangiando una carota; o nel finale che si chiude proprio con la fine di un episodio di Bugs Bunny e Taddeo) e le dinamiche messe in atto sono le stesse, si spinge sul surreale fino agli eccessi dei cartoni mettendoci però in mezzo la classica storia d’amore anni ’30 tanto cara a Hawks, con due personaggi che si respingono per poi avvicinarsi.
Complessivamente un buon film, divertente e che intrattiene; con un cast all’altezza e un’ottima regia; ha qualche momento di stanca solo verso la fine con l’inseguimento in macchina, ma tutto sommato regge bene.
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