domenica 29 agosto 2010

Letters to Juliet - Gary Winick (2010)

(Id.)

Visto al cinema.

So che non è un buon motivo, ma questo film sono andato a vederlo solo perchè è in parte ambientato a Verona. Francamente mi aspettavo una vaccata, ma mai avrei detto che avrebbe avuto queste proporzioni. Dopo neanche dieci minuti, le insulsaggini e le banalità da Cioè erano tali da farmi rotolare sulla poltrona per l'irritazione.
Il film è talmente cretino che sono sinceramente preoccupato; che generazione di dementi pre-puberi stiamo stim0lando a crescere se ci fosse una qualche forma di imprinting con film del genere?
Non sto scherzando, è il peggior film che abbia mai visto al cinema, e ne ho viste di porcate (sono andato a guardarmi pure Mr Magorium per fare un esempio).
E' una cazzata talmente grossa che al suo confronto Notthing Hill è Quarto Potere.
Sono convinto che quei dialoghi idioti, la storia superficiale e cretina, tutta quella serie di banalità causino il cancro. Sul serio non sto scherzando, ho già un appuntamento per farmi una colonscopia nel pomeriggio che non si sa mai...
Ma questo è anche un film che pone migliaia di domande oltre al perchè ho speso dei soldi per venirlo a vedere? Mi viene anche da chiedermi, perchè Bernal che è un bravo attore con dalla sua diversi colpi azzeccati e che mi sta pure simpatico, perchè dicevo si è lasciato invischiare in questa cosa? E soprattutto come potrà il comune di Verona far fronte all'eventualità che migliaia di decerebrati in tempesta ormonale prendano seriamente la cosa delle lettere a Giulitta? Non si rendono conto i produttori del film che c'è già un grosso problema con le scritte sui muri della città?

Poi per carità fa piacere vedere Vanessa Redgrave finalmente quasi protagonista di un film, o comunque presente per più di 10 minuti; e considerando i trascorsi fra i due acquista un significato pure il matrimonio fra lei e Franco Nero... Ma questo è come giustificare i gulag con la necessità della stabilità politica.

Se non si fosse capito è un film che non vale la pena di vedere, non vale la pena pagare i soldi del biglietto e neppure pagare una connessione internet per scaricarlo, ma neppure vale il costo dell'usura dei tasti per digitarne il nome.

PS: che poi da fastidio non perchè, magari, c'hanno le capacità ma non i mezzi, o anche c'hanno i mezzi ma non le capacità. No no, qui sembra tutto programmato a tavolino per essere idiota.

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