(Modern times)
Visto in VHS, registrato dalla tv.
Arcinoto film comico di Chaplin che parla della condizione dell'uomo "moderno", schiacciato dalla modernità fine a se stessa e dallo sfruttamento.
Un film assolutamente grandioso, perchè nonostante l'età e le gag per lo più da cinema muto riesce comunque a divertire, incredibile come sia invecchiato poco mentre film di poco precedenti, come "Il milione" siano invece ormai passati.
Ma il film sorprende anche per molto altro; in primo luogo per come non sia un film a tema, ma un film comico che suggerisce molto semplicemente con le immagini, le stesse che usa per far ridere. E poi sorprende la commistione fra sonoro e mutismo; si sa dell'allergia di Chaplin per il suono, ma in questo film fa parlare alcuni personaggi, mentre per altri mette dei cartelli da film muto (!); e soprattutto per il suo personaggio si permetti qui di farlo parlare per la prima volta, con la famosa canzone fatta di parole inventate, che si trova comunque in chiusura.
Bellissimo film, assolutamente da vedere, poche le scene invecchiate male. Fra tutte quelle venute bene da ricordare la nota scena in catena di montaggio, tutta la sequenza finale al ristorante e la scena in cui Chaplin parteciape, involontariamente, agli scioperi.
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