lunedì 23 agosto 2010

Trapezio - Carol Reed (1956)

(Trapeze)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Consueta storia di caduta e riscatto con un trapezista (Lancaster) che dopo un salto triplo si spezza qualche osso e si ritira dalle scene finchè un giovine (Curtis) di belle speranze ed altrettante capacità non gli va a fare un paio di giravolte davanti allora si convince ad insegnargli il triplo e torna sulle scene. Poi però c'è la solita donna (una Lollobrigida finalmente stronza) che nteressata com'è ad emergere ed al guadagno è disposta a passare sopra alle persone con cui stava organizzando lo spettacolo per unirsi ai due protagonisti, innamorate di Lancaster cercherà di sedurre Curtis perchè il primo è troppo furbo per accettare le sue condizioni.
Il film come storia non decolla mai, tranne forse nel finale dove la doppiogiochista viene doppiogiocata da Lancaster che verrà scoperto ecc... vabbè, non decolla mai.
Reed però non si da per vinto, e ci prova a tirare fuori un film valevole; di tutti i suoi sforzi non si può non notare le riprese in volo dei trapezisti, in cui ogni inquadratura cerca di essere diversa dalla precedente fino ad arrivare ad un carpiato fatto dalla macchina da presa.
Film tutto sommato carino ma senza entusiasmo; Reed si difende, ma non svetta.

PS: Pare che Lancaster abbia girato di persona la gran parte delle scene sul trapezio. Lodevole.

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