Visto in DVD.
Masao bimbo allevato dalla nonna decide di mettersi alla ricerca della madre; nel farlo verrà presto affiancato da un'amico della nonna (ovviamente Kitano). Il film è, in pratica, l'album fotografico di quelle vacanze estive.
Questo è forse il film più lieve del regista più lieve in circolazione; la trama è praticamente nulla, eppure in quelle brevi sequenze di avvenimenti (ma anche brevi sequenze di nulla) si condensano sentimenti enormi; e come nello stile del regista giapponese il dramma più nero si fonde con la commedia più brillante. Questo è forse il film più solare e luminoso di Kitano, certamente è il più divertente, con più di un'occasione in cui non si può non scoppiare a ridere.
Splendido il personaggio interpretato da Takeshi stesso, mai così ciarliero e mai così arrogante, davvero un'idea magnifica.
Attenzione però non ci si trova di fronte ad una storia di formazione on the road, nessuno dei personaggi cresce minimamente dagli incontri fatti, nulla viene imparato, neppure ad accettarsi l'un l'altro visto che Kitano è tanto autoritario alla fine quanto all'inizio. Semplicemente la trama parla di persone buone (e la bontà può anche essere strettamente unita alla stupidità) che cercano di sopravvivere.
Un film innegabilmente positivo che però non cerca mai di consolare, ne cerca il buonismo, semplicemnte chi è buono lo è e può solo sperare di incontrare altri come lui, altrimenti dovrà fare da se.
Come al solito quando si parla di Kitano le immagini possiedono sempre una loro bellezza e ricercatezza indipendentemente da ciò che mostrano.
Non è il suo capolavoro, ma personalmente lo considero uno dei migliori.
PS: non ho parlato del finale perchè si può dire che sia quasi a sorpresa, per tutto il film si crede di vedere una storia, quando invece ci viene ne viene presentata un'altra, completamente diversa.
Nessun commento:
Posta un commento